Opinioni futili per ascoltatori inesperti


le luci della centrale elettrica – per ora la chiameremo felicità

tutti pronti, chi col mitra puntato, chi con gli occhi già umidi di lacrimucce commosse. LLDCE non passa certo inosservato. perchè quello di Vasco Brondi è il progetto musicale che ha caratterizzato e caratterizza maggiormente il periodo in cui viviamo, fatto di incertezze e di ragazzine che vorrebbero essere perdute. è quello che per primo ha provato a raccontare gli anni zero (il lessico brondiano è collettivo e il nuovo disco da ampia scelta per aggiornare gli stati di facebook).

per ora la chiameremo felicità è un bel disco, musicalmente maturo (oltre a canali a questo giro è accompagnato da gente sparsa tra massimo volume, calibro 35 e compagnia), pieno di atmosfere rarefatte e distanti piuttosto che urgenti e nervose. più garage a milano che piromani. non è (più?) il semplice racconto di orizzonti sconfitti, Vasco (l’unico vasco che ci piace) parla per immagini, piccoli ma potenti attimi che possono essere assimilati e fatti propri solo col tempo, associazioni di idee distanti, riferimenti alti e quotidiani.

questo disco ci piacerà e tra non molto i nostri venerdi neri li impiegheremo per prendere freddo. allora ci troveremo schierati e scopriremo che la realtà del brondi è anche un po’ la nostra.

i critici troveranno tanti argomenti: che per ora la chiameremo felicità è uguale a canzoni da spiaggia deturpata (falso, ma non sarebbe nemmeno importante), che le sue sono parole in libertà accumulate con una certa casualità (non conta, LLDCE è immagine e non tanto narrazione), che copia de andre o gaetano (il provincialismo: avere dei paletti mentali invalicabili e rapportare l’esistente a quello. senza contare che sono riferimenti sbagliati: gaetano raccontava e dissacrava l’italia degli anni 70, de andre ha narrato le vite degli ultimi e degli esclusi, brondi immagina quello che si vede dalla finestra).

i reazionari diranno che il glorioso passato della musica italiana non tornerà più: per fortuna, meglio il silenzio della prospettiva di una carriera da pooh.

gli altri ignoreranno e correranno da mediaworld a comprare il nuovo del mitico liga.

noi saremo più tristi ma comunque migliori. per ora ci basta.


1 commento so far
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Tralasciando la recensione in sè (devo ancora ascoltarlo bene) complimenti per i link: perfidamente geniali… =)

Commento di FOFA




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